L’elettrostimolazione muscolare è utilizzata il ambito fisioterapico da diverse decine di anni con risultati ottimi dal punto di vista dell’incremento della forza muscolare, ma spesso poco sfruttabile dal punto di vista funzionale. Oggi con l’elettrostimolazione di dieci distretti muscolari contemporanei e grazie a una modernissima apparecchiatura è possibile associare esercizi funzionali alle stimolazioni elettriche del muscolo.
Su cosa si basa l’EMS-Training
Tutti i muscoli del nostro corpo sono normalmente azionati da impulsi elettrici inviati dal sistema nervoso centrale. L’EMS sfrutta questo processo naturale per ottenere un intenso effetto allenante, reclutando gli strati più profondi del muscolo, che sarebbero altrimenti difficili da raggiungere attraverso il solo allenamento tradizionale. In sostanza, grazie all’ausilio di un’attrezzatura elettronica, l’EMS consente un’intensificazione selettiva di stimoli elettrici muscolari.
I vantaggi dell’EMS-Training
In ambito riabilitativo il grosso vantaggio è relativo alla completa assenza di sovraccarichi articolari che si traduce nella possibilità di stimolare in modo energico la contrazione muscolare senza produrre effetti negativi sulle articolazioni.
Per cosa è indicato?
L’EMS sistemico è particolarmente efficace nella riabilitazione post-chirurgica o nella riabilitazione posturale, stimolando la riattivazione di distretti muscolari specifici senza produrre quei movimenti articolari che potrebbero potenzialmente provocare un sovraccarico e un’eventuale successiva fase infiammatoria.
È adatto a ogni tipo di sport?
Considero l’EMS sistemico uno strumento estremamente efficace nella stimolazione della forza muscolare senza indurre sovraccarichi articolari, ma va sottolineato che oltre agli esercizi funzionali che vengono eseguiti durante la sessione di EMS, bisogna integrare esercizi attivi di controllo motorio per trasformare la forza acquisita e renderla utilizzabile dal nostro sistema nervoso.
Senza questo tipo di lavoro integrativo i risultati ottenuti dalla seduta non verranno realmente assimilati dal sistema neuro-motorio e verranno quindi persi rapidamente. L’EMS sistemico non può sostituirsi al movimento attivo, ma, se ben utilizzata, è un ottimo strumento integrativo che garantisce ottimi risultati eliminando gli stimoli articolari eccessivi e potenzialmente sovraccaricanti per la fase di trattamento che si sta affrontando.
L’EMS sistemico è particolarmente efficace e utilizzato nei trattamenti:
– post-chirurgici (legamento plastica L.C.A., acromionplastica, tenoraffia, tenotomia, ricostruzione della cuffia dei rotatori, artroprotesi di ginocchio, artroprotesi d’anca, artroprotesi di caviglia, artroscopia di ginocchio, artroscopia di spalla, artroscopia di caviglia, stabilizzazioni di fratture con mezzi di sintesi, stabilizzazioni di fratture con cerchiaggi, stabilizzazioni di fratture con chiodi endomidollari),
– esiti di periodo di immobilizzazione in apparecchio gessato o tutore (distorsione tibio-tarsica, distorsione di ginocchio, traumatismi del gomito, lussazione o sub-lussazione di spalla, colpo di frusta cervicale, distorsione del rachide, traumatismi della mano e delle dita, traumatismi del piede),
– instabilità croniche (lassità legamentosa, lassità capsulare, instabilità di spalla, instabilità di ginocchio, instabilità di caviglia, instabilità di polso, instabilità di gomito, instabilità d’anca).